Riporto un articolo di Macerie e storie di Torino, interessante per capire che non solo a Brindisi l’autorità nega la possibilità di smascherare i meccanismi di questi tempi bui. Spezzando il filo diretto tra chi si rivolta, dentro, e chi solidarizza, fuori, ma anche restringendo le libertà di ognuno, compreso chi, oggi, non si sentisse interessato a certe tematiche. Domani, quando costoro si accorgeranno di non avere più margini di dissenso possibile, sarà tardi. E’ bene svegliarsi subito. Continue reading
Author Archives: nociebr
Comunicato sul presidio vietato
Questo è il comunicato che il nostro gruppo ha redatto in seguito a ciò che è successo domenica 3 aprile. Chi volesse, (tra i presenti e non), può mandare la propria adesione alla nostra mail, che vedete qui a destra, prima che tale comunicato venga diffuso agli organi di stampa. Naturalmente è solo una formalità, l’unica cosa che ci interessa (e ci addolora) è che quei ragazzi che ci aspettavano domenica non saranno stati felici di ciò che è successo. Noi siamo incazzati. Continue reading
Presidio non autorizzato
Abbiamo ricevuto, per mano del dirigente della digos di Brindisi, il documento ufficiale che VIETA il presidio di domani, domenica 3 aprile, di fronte al CIE di Restinco.
Il mandante è il ministero dell’interno, che ha chiamato la questura di Brindisi per negare qualsiasi manifestazione in provincia.
Il motivo ufficiale è che, a causa della fuga di massa dal centro di Manduria, la paura è che questo dissenso si diffonda OVUNQUE.
C’è chi, nella vita, è sempre pronto ad OBBEDIRE. Noi non siamo di quella stoffa. Domani, il gruppo no-cie brindisi proverà ad arrivare al cie di Restinco, SE ce lo permetteranno. Ci ostacolano, ma non ci sorprendono. A breve aggiornamenti
Presidio al CIE di Restinco
Portate fischietti, trombe, padelle e qualsiasi cosa faccia casino. Facciamoci sentire, oltre il muro!
Domenica 3 Aprile alle ore 10,30 si terrà un presidio di protesta davanti al CIE (centro di identificazione ed espulsione) di Restinco. Continue reading
Restinco-Manduria, tentati suicidi e caccia all’uomo.
Mentre tutti gli occhi sono concentrati su Berlusconi a Lampedusa, camicia nera e discorso demagogico, e sulla situazione di Manduria, anch’essa nel caos, Restinco rimane l’inferno che è sempre stato. Mercoledì 30 Marzo, secondo fonti che arrivano da dentro, un recluso ha provato ad impiccarsi all’interno del cie, ed è stato salvato in extremis. Continue reading
Lampedusa, l’accoglienza, le bugie dei media
Questo video parla da solo. Non voglio aggiungere niente. Ringrazio Femminismo a sud per averlo diffuso. A breve una discussione sulle menzogne dei media, su chi sono i veri colpevoli della diffusione di idee razziste, sulla creazione dell’emergenza come strumento di dissuasione dal dissenso.
lampedusa e accoglienza (Youtube)
…e cinismo politico
Il buono e il cattivo tempo da queste parti lo fanno loro. Ovviamente, in caso di bel tempo non puoi ringraziare loro, vorrebbe dire che il lavaggio del cervello dei media ha funzionato. Rappresentano il classico cinismo votato alla convenienza, probabilmente ogni dichiarazione che rilasciano, per essere efficace, è sempre seguita da una ricerca di mercato sul gradimento. Inutile dire che il disprezzo, verso elementi come questi, è massimo, e non riusciranno mai a convincerci del contrario. Continue reading
Paura del dissenso….
Da quando questo blog è nato ci siamo accorti di quanto alcuni siano molto interessati a quello che qui viene scritto. Da un lato non può che farci piacere, poichè persone di tutti i tipi, da ogni parte d’Italia, seguono con attenzione le orribili vicende di un lager in una nota (oramai ex) terra d’accoglienza. Sono persone che ogni giorno, ciascuno a suo modo, si sbattono per denunciare ma anche solo informare su quella che è diventata normale amministrazione dei flussi migratori: “non hai il pezzo di carta? devi essere chiuso, maltrattato e dimenticato” . Sempre se alla fine di questa terapia tu non venga deportato. Continue reading
Situazioni promiscue..
Oggi non ho niente da dire. A parte il fatto che qui vicino voi, persone, esseri umani, ragazzi, siete costretti a vivere in condizioni oltre ogni limite di sopportazione.
Oggi non ho niente da dire. A parte il fatto che un pezzo di carta che non c’è vi condanna a questo. Già, perchè se hai trovato il coraggio di scappare dal paese che ti ha visto nascere e crescere, un pezzo di carta è nulla, pensando a tutti quelli che hai dato per partire. Ma se stai dall’altra parte, di chi accoglie, quel pezzo di carta rappresenta la differenza nel tuo futuro. Se ce l’hai sarai una pedina come tante in questo sistema putrefatto. Se ne sei sprovvisto, allora sarai schiavo. Sarebbe stato meglio per te non partire proprio.
Già che sei qui ti chiudo in un lager, e ti faccio marcire lì dentro per sei mesi, con la scusa che devo identificarti.
Ti faccio mangiare da schifo, ti stuzzico e ti vesso in ogni modo, non do ascolto alle tue richieste, ti faccio visitare l’infermeria con il contagocce, più per imbottirti di psicofarmaci che per curarti, e se alzi la voce o tenti di scappare, allora saranno legnate.