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Cattivi Guagliuni

 

Finalmente, Bobo è libero. Insieme a lui sono stati rilasciati anche gli altri 17.  Il comitato dei disoccupati brindisini non si fermerà, questo è certo. Come appare evidente che l’azione della magistratura fosse, credo, una neanche troppo sottile minaccia sul prossimo futuro andamento delle lotte, che siano per il lavoro, per la casa,  per i diritti, poco importa: la condizione necessaria deve essere il pacifico svolgimento della protesta negli argini della legge, e non oltre. Altrimenti si sta dalla parte dei cattivi, e allora si può star certi della repressione, che scatterà tanto repentina quanto cieca.

In tempi come questi, in cui la crisi colpisce duramente quasi tutti, e in cui molti sono quelli che decidono di non stare più con le mani in mano e di reagire, alzando sempre più il livello dello scontro, allora il potere minaccia leggi speciali e sguinzaglia i media per creare il nuovo mostro e le nuove paure.

La giornata di Roma non si può riassumere solo in questo, ma forse questa può essere una riflessione fra le tante.

Anche a livello locale avviene lo stesso, sia una valle da bucare, degli immigrati rinchiusi in un lager o in cima ad una gru, poveri disperati che chiedono solo il modo di vivere dignitosamente. Tutti cattivi guagliuni.


BOBO LIBERO. LIBERI TUTTI

Alle prime luci dell’alba, mentre  per le strade di Brindisi si muovevano i camion dell’azienda  che cura la raccolta dei rifiuti, la Digos portava a termine un’operazione di polizia che nella nostra città non ha precedenti: l’arresto di Bobo Aprile, il responsabile e fondatore a Brindisi del sindacato dei COBAS  e numerosi aderenti al Comitato dei disoccupati brindisini che, nell’ultimo anno,  hanno condotto numerose proteste in città  per ottenere lavoro, anche con assunzioni presso l’azienda della raccolta rifiuti, onde far avere a tutti i cittadini  migliori servizi pubblici

I capi di imputazioni nel linguaggio dei tribunali parlano di violenza privata e interruzione di pubblico servizio, ma altri non sono che l’aver fatto manifestazioni con centinaia di disoccupati, sit-in e altre normali e pacifiche attività sindacali e manifestazioni del pensiero ma,  innanzitutto, l’aver dato voce a coloro che sono ritenuti dai benpensanti di questa città, soggetti da emarginare, cittadini di serie B e utilizzabili solo come serbatoio di voti da usare strumentalmente nelle campagne elettorali,  farcite di  false promesse.

Bobo Aprile, insieme al comitato dei disoccupati,  è stato scelto quindi come soggetto da colpire per dare un segnale forte, non solo ai COBAS, ma anche a tutti i movimenti politici e sociali che in questi ultimi mesi,  con il loro impegno costante hanno dimostrato che un’altra Brindisi è possibile!

Respingiamo con forza questo messaggio e lo rimandiamo al mittente :-“ E giunta l’ora che i poteri forti,  che sino a questo momento hanno fatto il bello e il cattivo tempo in questa città,  si mettano l’animo in pace ! Una nuova generazione di donne e uomini vuol dare un futuro diverso a sé e ai propri figli, lottando in prima persona  e non delegando a nessuno la propria vita.”-

Alle 11.30 presso la sede dei COBAS in via Lucio Strabone 38 , Brindisi, si terrà un a conferenza stampa sull’accaduto. Sono invitati i giornali, televisioni e radio, sindacati, organizzazioni politiche e associazioni e tutti i cittadini.

CONFEDERAZIONE COBAS

Medicina Democratica

Brindisi bene comune,

No al carbone

Associazione RuniRuni

Osservatorio sui Balcani di Brindisi

Pugliantagonista.it

Brindisi 12 ottobre 2011