Il buono e il cattivo tempo da queste parti lo fanno loro. Ovviamente, in caso di bel tempo non puoi ringraziare loro, vorrebbe dire che il lavaggio del cervello dei media ha funzionato. Rappresentano il classico cinismo votato alla convenienza, probabilmente ogni dichiarazione che rilasciano, per essere efficace, è sempre seguita da una ricerca di mercato sul gradimento. Inutile dire che il disprezzo, verso elementi come questi, è massimo, e non riusciranno mai a convincerci del contrario.
Il primo, Massimo Ferrarese, che noi chiameremo Berluschese (vedi le innumerevoli aziende di proprietà, la squadra di basket, il totale asservimento delle tv locali, quando si parla di lui sembra di vedere retequattro) è presidente della provincia di Brindisi. Al momento dell’elezione disse: “Guiderò la mia provincia come ho fatto con la pallacanesto”. Poco male, non fosse che lo sponsor è Enel, che a Cerano brucia 8 milioni di tonnellate di carbone ogni anno. La gente qui si ammala, e lui amministra con il sorriso piacione e la promessa pronta. Autore del cd “Dai il meglio di te”, con ricavato ovviamente in beneficenza, ha dichiarato sulla prossima tendopoli tra Oria (Br) e Manduria (Ta):
“Adesso vogliono portare questa gente in mezzo alle case delle nostre famiglie senza alcuna delle più elementari garanzie in termini di sicurezza. Non è un mistero, infatti, che i CIE siano costantemente interessati da disordini provocati dagli ospiti”.
Bravo Berluschese. Ancora: “si è voluto decidere senza porsi alcun problema sulle conseguenze negative per le città coinvolte.” E poi, su Restinco, la perla di saggezza:
“All’interno vogliono localizzare un Centro di identificazione ed espulsione. La stessa struttura che viene costantemente vandalizzata nel centro di Restinco, nonostante lo stesso sia blindato come un carcere. Del resto, le evasioni sono ormai giornaliere, per effetto di vere e proprie guerriglie che mettono a repentaglio anche la vita delle forze dell’ordine.”
Le contraddizioni sono evidenti e multiple. Un ospite non provoca disordini, forse non è ospite, ma recluso. Le città coinvolte avranno conseguenze negative, ecco riappare lo spettro dell’emergenza sicurezza, dai Berluschese, ti hanno lanciato un’ottima palla. Infine, le evasioni giornaliere causate da guerriglie che mettono a repentaglio la vita dei poliziotti. Questo è troppo, anche per noi.
Il secondo personaggio, Alfredo Mantovano, leccese, uomo dello stato, sottosegretario all’Interno, di destra e cattolica provenienza, amico della curia di Lecce, dell’eccellentissimo ex vescovo Ruppi e di don Cesare Lodeserto, stupratore e picchiatore per grazia di Dio nel lager Regina Pacis, e perciò acerrimo nemico dei compagni anarchici di Lecce, che per aver denunciato la verità ancora oggi sentono il macigno della repressione sulle loro teste . Sembra essere ben rappresentato dalla scritta posta in cima alla questura di Lecce: “nulla contro lo stato, tutto nello stato, niente al di fuori dello stato”, di mussoliniana fattura… egli dichiara che con questa emergenza dovranno aprire altri 13 cie in tutta Italia e la Puglia, si sa, essendo terra di confine, sarà tra le protagoniste. Creata un’emergenza, tutti saranno costretti al signorsì e nessuno potrà mettere i bastoni tra le ruote.
A questo duetto da commedia teatrale potremmo aggiungere anche lui, il poeta barese, il Nicola che porta l’orecchino, ma decidiamo volentieri di snobbarlo, poichè lui è un mago della visibilità mediatica, e non ha certo bisogno di noi comuni bloggers.