Restinco-Manduria, tentati suicidi e caccia all’uomo.

Immigrati in fuga

 

Mentre tutti gli occhi sono concentrati su Berlusconi a Lampedusa, camicia nera e discorso demagogico, e sulla situazione di Manduria, anch’essa nel caos, Restinco rimane l’inferno che è sempre stato. Mercoledì 30 Marzo, secondo fonti che arrivano da dentro, un recluso ha provato ad impiccarsi all’interno del cie, ed è stato salvato in extremis.

Necessario si è reso l’intervento dell’ambulanza. Adesso non si conoscono le sue condizioni, ma rimane presumibilmente ricoverato all’ospedale Perrino di Brindisi. Nel frattempo altri 4 detenuti hanno provato a tagliarsi le vene. La situazione, nel cie di Restinco, rimane calda. Non è ancora possibile confermare la notizia, ma sembrerebbe anche che il responsabile di Connecting People per il centro, Nicola Lonoce, si sia dimesso dal suo incarico, confidando ai detenuti che non riuscirebbe a sopportare una situazione incredibile come quella. Le dimissioni  non sarebbero ufficiali nè possibili, in piena emergenza e, considerando che Connecting people sta gestendo la tendopoli di Manduria, potrebbero essere anche viste come una semplice sostituzione. I reclusi continuano a chiedere l’ingresso nel cie dei giornalisti, e si sentono rispondere “Se qui entrano i giornali noi perdiamo tutti il posto”.

Continuano i turn-over di reclusi. Pare infatti che 5 tunisini siano stati portati via da lì, probabilmente in attesa che altri ne arrivino, soprattutto considerando che la situazione a Manduria, a soli 40 km dal cie, sarà presto al collasso e che, già da ora, ci sono più di 500 immigrati fuggiti, che la gente del posto è presa dal panico e, l’isteria collettiva, cavalcata dai media e dai molti politici in passerella, permette che Forza Nuova vada a inscenare un sit-in proprio ai cancelli del centro. Episodi di caccia all’uomo indecenti, che forse non sono del tutto spontanei o frutto solo della “paura” degli abitanti del posto, sono stati segnalati in molti articoli di cronaca locale. La grossa confusione di questi ultimi giorni ha portato pure le dimissioni proprio del sindaco di Manduria e addirittura dell’intoccabile Alfredo Mantovano.

Intanto, forse anche per evitare che si ripetano giornate come quella di domenica, in cui militanti di Forza Nuova e cittadini comuni hanno dato vita alla caccia all’immigrato, il comitato antirazzista di Taranto ha proclamato un presidio permanente davanti all’ingresso della tendopoli. Leggete 1, 2, 3.

 

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